giovedì 1 gennaio 2015

Riflessioni, Inizi, e Frullati.


Oggi si è sciolta la neve che ieri ha incorniciato la giornata e che mi ha tenuto a casa, nonostante il capodanno. Non che la cosa mi sia del tutto dispiaciuta, dedicarmi a me, alle mie passioni, e concludere la serata con un libro di Terzani e il camino è stato decisamente piacevole. Forse la percezione del tempo dopo queste feste fa un altro effetto, e questi giorni di pausa mi fan guardare attorno con occhi diversi. Ho il tempo di scendere e fare una passeggiata tra le foglie secche, di rimanere tra le mura di casa e tra quelle dei miei pensieri. E' tantissimo tempo che non scrivo qui,che non parlo più di cucina,nè di nessuna riflessione a riguardo,anzi le ho tolte tutte. A volte ci si sente troppo esposti, o si pensa di parlare troppo di cose che sono delle percezioni personali, che non sai mai quanto gli altri riescano a vedere, e per questo può sembrare che dirle a tutti,forse non è il gesto più adatto da fare. Fin da quando ho iniziato a cucinare ho capito che vedo nel cibo una forma di benessere e non solo una necessità o un momento di convivialità. Cucinare è diventato anche un atto creativo per me, una forma di sperimentazione, e a volte una forma di consapevolezza. Sono ancora convinta, che incida profondamente nelle nostre vite,come mangiamo,cosa mangiamo e che abbia delle conseguenze che ricadono non solo su di noi ma su tutto il pianeta. Anche se non posso mettermi tutti i giorni a dedicare abbondanti mezz'ore ai fornelli,il cibo ha un valore fortemente simbolico. Tutti i giorni ci dimentichiamo queste sue valenze,guardiamo gli aspetti più pratici e immediati, così come tutti i giorni,nella così detta normalità, non ho il tempo di fermarmi a pensare a quante foglie cadono sotto ai miei piedi, a cosa si prova quando i raggi di sole ti scaldano la faccia e respiri aria fresca, tutti i giorni ci dimentichiamo di essere qui,adesso. E tutti i giorni rimandiamo progetti,ambizioni,propositi da accumulare e posticipare. Oggi no. oggi mi sono fermata su tutto questo. E ho visto il cibo come una fonte di energia, ed è quello di cui ho seriamente bisogno in questo nuovo anno. Ho bisogno di non rimandare più alcuni aspetti importanti, di far spazio al nuovo, e di dar vita a tutto il potenziale che ho lasciato in pausa fino ad adesso. Chi mi conosce sa che non mi piace solo cucinare, e che non è la mia passione in assoluto, e che c'ho messo una vita per capire quale fosse, pur restando convinta di come per alcuni soggetti, sia un bene non avere uno scopo preciso,una via di realizzazione e di come questa necessità sia solo una pressione sociale; a volte, diceva una poesia che amo molto, bisognerebbe imparare ad ammirare gli alberi e goderceli,invece di pensare alla foresta. Le persone migliori che conosco, guardano ancora gli alberi e sono dove sono grazie a questa loro capacità,che li ha sempre fatti sentire sbagliati agli occhi di tutti, ma sanno che se sono arrivati a star bene è solo perchè non si sono fermati alla prima foresta. Io continuo a vivere così, anche quest'anno. Forse la cucina non sarà il mio albero maestro, ma è molto importante per me. E in giornate come queste torno a sentirne lo stimolo. Sarà ricerca di benessere, bisogno di energia per affrontare tutto al meglio, sarà un momento di riflessione, qualsiasi cosa ci sia dietro sento che fa parte di me. Ed è un aspetto che non voglio prendere superficialmente.  Oggi non ci sarà nessuna ricetta,solo foto e parole che raccontano. Raccontano riflessioni, mentre cerco di fare quello che mi piace. Sono qui, che scrivo,cucino e cerco di assimilare e ricavare energie che mi facciano vivere al meglio anche altri aspetti della mia vita, che vorrei in questo nuovo anno (anche se a me piace chiamarlo "inizio") connettere saldamente tra di loro. Ho notato che le cose che fotografo,i concetti che cerco di esprimere e i miei atteggiamenti in diversi ambiti,tornano tutti a dei punti comuni. credo sia un segnale e non voglio assolutamente rinunciare a capirlo. Penso il cibo e le creazioni in cucina siano a modo loro un mezzo di avvicinamento, seppure non avrà la stessa misura di altri, non lo sottovaluterò,anzi. Questo è il mio piccolo augurio per tutti quelli che ogni tanto mi leggono, o per quelli che casualmente capitano qui: un'amica mi mandò questo piccolo racconto simbolico con una ricetta dietro. Lo sento molto vicino a me,in questa fase e spero sia di buon auspicio non solo per me:
http://lunanuvola.wordpress.com/2014/12/19/la-zuppa-del-solstizio/

Buon inizio a tutti!