venerdì 19 aprile 2013

* ParmigianaVegan di coste di carciofi. *

I carciofi sono l'unica verdura che non mi fa impazzire, del carciofo mi piacciono solo due cose: il cynar e le coste. Di solito i gambi vengono buttati,invece sono buonissimi,hanno un sapore più delicato, e oggi li ho fatti a mò di "parmigiana", il gusto è fantastico.
Ecco cosa serve per questa ricetta:

Ingredienti:
200 ml di latte di soia
olio d'oliva
farina di grano tenero
coste di carciofi
sugo di pomodoro
lievito alimentare in scaglie
sale

Le coste vanno sbollentite in acqua salata,senza bisogno di cuocerle completamente e una volta freddate, occorre immergerle in una pastella di acqua e farina,con un pizzico di sale. A piacere si può aggiungere qualche spezia o erbetta, io ho preferito non metterne. Nella pastella si mettono le coste una ad una e le si frigge per pochi minuti in olio d'oliva, tamponando bene con della carta da cucina l'olio in eccesso.
A questo punto si può fare la besciamella,mettendo in un pentolino un po' d'olio(all'incirca sui 20ml), e 50 ml di latte di soia,al quale aggiungeremo poco alla volta tanta farina quanto basta per far addensare il tutto e ottenere la consistenza di una crema, che può rimanere abbastanza liquida visto il tipo di uso che se ne farà. E' importante aggiungere la farina un po' alla volta per evitare grumi e continuare a mescolare velocemente. Aggiungere un pizzico di sale alla besciamella. In una teglia mettiamo le coste di carciofo fritte e con un cucchiaio spalmiamo sopra del sugo di pomodoro. Per ogni costa diamo una spolverata di lievito alimentare in scaglie e una passata di besciamella, creando più strati uno sopra all'altro. infornare per 20 minuti a 180 gradi.


domenica 14 aprile 2013

* Pesto di bietola *


E' bello alzarsi la domenica mattina,ad orari improponibili,scendere nell'orto e prendersi il proprio pranzo. Questa mattina(uhmm questo primo pomeriggio direi) sono scesa nell'orto, a prendere la bietola  per farne un pesto. Ecco la ricetta:

Ingredienti:
4 foglie grandi di bietola
erbette fresche (un rametto di timo, tre di maggiorana, tre foglie di salvia, una foglia di basilico, un rametto di origano)
pinoli, anacardi, mandorle,semi di girasole, due noci
panna di soia (due cucchiai) oppure latte di soia
olio d'oliva
sale
aglio
Procedimento:
ho stagliuzzato le foglie di bietola in una padella dove ho messo l'aglio schiacciato,il sale e l'olio,e ho fatto cuocere a fuoco basso per 5-10 minuti. Quasi a fine cottura ho aggiunto le erbette.
Intanto nel mixer frullo i semi di girasole,le noci,le mandorle,gli anacardi e i pinoli..una volta sminuzzati ben bene ho aggiungo la bietola, e due cucchiai di panna di soia. Avevo della panna di soia avanzata dal giorno prima, ma se dovete farla appositamente per la ricetta,si può benissimo aggiungere un po' di latte di soia senza bisogno di fare la panna. Frullare tutto assieme fino a che si formerà una crema,se il composto è troppo solido si può mettere un cucchiaio o due di acqua o un filo di olio. Salare a piacere e aggiungere alla pasta.


sabato 13 aprile 2013

* Pan di Spagna al profumo di Sicilia *



Non ho smesso di mangiare per qualche settimana, e non ho neppure smesso di cucinare. Sono stata in Sicilia, e al mio ritorno ho letteralmente "zippato" la valigia per farci entrare pasta di mandorle, farina di pistacchio,salsa di pistacchio e buste di arance. Mi sono innamorata di Taormina, dell'isola bella e ovviamente dell'Etna... per non parlare delle granite al latte di mandorla, dei profumi e dei meravigliosi frutti, i cactus di fichi d'india, i cedri e le arance rosse,davvero rosse, color bordeaux. La sicilia è davvero un mondo a parte, non assomiglia a nessun'altro posto,non è paragonabile a niente..non fai in tempo a dire che può vagamente ricordarti un altro posto che ti accorgi ha qualcosa di più,ha una particolarità tutta sua. Un mondo a parte. Forse una settimana è troppo poca per farsi un'idea adeguata,ma c'è proprio un'altra mentalità,tutt'altri ritmi di vita,e nelle persone ho notato una cordialità e una gentilezza fantastica,estranea a ogni altro posto. C'è solidarietà tra le persone. Mi sono subito trovata a mio agio,negli ultimi giorni avevo già il rimpianto di dovermene andare... e nonostante sono rientrata da quasi una settimana mi sembra di dovermi piuttosto riambientare qui,in umbria. Mi sento quasi estranea,lontana anni luce dalle cose di sempre. Sarà che ogni viaggio ti cambia e ti arricchisce, ma purtroppo sento già dileguarsi la vitalità che provavo e la spensieratezza che quest'esperienza mi ha regalato. Ora la smetto, sembro una vecchia nostalgica... ma rivorrei un po' di quel modo di vivere che avevo nei giorni passati a Taormina, e non so dove pescarlo. provo tra la pasta di mandorle? Non a caso mi sono riempita le valigie di cibo tipico, sapevo che in questi momenti mi avrebbe tirato su.

Questo è il primo dolce in programma, ne ho in mente un altro..ma diciamo che è work in progress per ora. Vorrei trovare il modo per fare un frosting a base di mandorle,e fare dei cupcakes con la farina di pistacchi. Intanto ho sperimentato questo Pan di spagna all'arance siciliane, con panna di mandorle.
Il pan di spagna è uscito morbido e soffice,spugnoso. Forse avendo usato la farina integrale è rimasto un po' più consistente, mettendo della farina di riso e della farina bianca si può migliorare la consistenza,ma io lo preferisco così.

Ingredienti per la base:

100 gr di fecola di patate
200 gr di farina (metà di grano tenero bianca e metà integrale)
150 ml di latte di soia
120 gr di zucchero di canna integrale
1 cucchiaio di essenza di vaniglia
succo di un arancia siciliana
buccia dell'arancia
15 ml di olio di semi
1 bustina di Lievito per dolci
Ingredienti per la crema:
100 ml di latte di mandorle
100 ml di olio di semi
pasta di mandorle qb

due cucchiai rasi di amido di mais

50 gr di mandorle

Acqua qb

Procedimento:

In una ciotola mescolo tutti gli ingredienti della base,prima quelli secchi poi i liquidi. verso l'impasto in una teglia lunga e poco alta,precedentemente imburrata con del burro di soia. Inforno per 20 minuti a 180°. Invece per la crema lascio ammorbidire 3 o 4 ore le mandorle in abbondante acqua, poi verso appena di acqua in una ciotolina con le mandorle ammorbidite, e frullo fino a che ottengo una panna abbastanza solida. Con delle fruste mescolo la panna e un po' di pasta di mandorle sbriciolata con le mani. Ne aggiungo una quantità a piacere a seconda di quanto è zuccherata la pasta e di quanto voglio la mia panna sia dolce. Una volta cotta la base e lasciata freddare,la taglio a metà e la farcisco. Spolvero il tutto con cacao amaro in polvere e affogo dentro la mia nostalgia :)